Storia e vocazione
Una vocazione che si unisce alla tradizione vitivinicola del territorio malatestiano.
Le vecchie carte toponomastiche ci mostrano, là dove il fiume Uso incontra la Chiesa di Camerano, un complesso di case e un fabbricato denominato “Villa”, abitato sin da metà Ottocento dall’Avv. Pompeo Marcosanti.
Da allora quel “borghetto” è noto come “Case Marcosanti” e la villa è ancora oggi abitata dai discendenti dei Marcosanti per linea femminile: nel 1948, infatti, Chiarina Marcosanti sposa Tino Antoniacci, che con i figli ha portato avanti per decenni una consolidata produzione di vini tipici romagnoli.
Una vera passione, in sintesi, che oggi Luigi Antoniacci (figlio di Chiarina e Tino) e i suoi famigliari mantengono viva. Una vocazione che si unisce alla tradizione vitivinicola del territorio malatestiano.
Sulla collina di fronte alla tenuta della Società Agricola Case Marcosanti, si erge l’omonimo e famoso Palazzo, derivato dal castello medievale fortificato dai Malatesta nel 13° secolo e successivamente abitato dalle più importanti famiglie nobili italiane, come Della Rovere, Doria, Medici, fino ad arrivare ai MARCOSANTI, famiglia nobile originaria di Sogliano sul Rubicone, nell’Ottocento.